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Quali sono gli errori da non commettere con le lavoratrici domestiche? Prima di assumere una lavoratrice domestica è opportuno controllare, (se è straniera) la validità del suo permesso di soggiorno, perché non deve essere scaduto oppure non deve essere stato rilasciato in maniera provvisoria. Prima di far entrare una badante in casa, è importante controllare la sua conoscenza in materia infermieristica, farle fare un periodo di prova oppure ricercare delle referenze dei suoi vecchi datori di lavoro.

E’ fondamentale, quindi, chiedere alla lavoratrice, un periodo di prova, almeno per un 30 giorni, al fine di verificare l’adeguatezza della sua prestazione lavorativa e se c’è feeling con il paziente

Cosa fare dopo il periodo di prova?

Durante il periodo di prova è fondamentale considerare anche l’alimentazione della badante, perché potrebbe avere dei bisogni particolari e quindi è necessario capire, sin da subito, le sue necessità di vitto e alloggio. Dopo i 30 giorni del periodo di prova, tutti i figli, oppure il solo datore di lavoro, devono procedere all’assunzione della lavoratrice domestica, con lo SPID o avvalendosi della professionalità di un Consulente del lavoro. Nel caso di una famiglia con più figli, è importante, per non creare problemi, che tutti siano d’accordo nell’assunzione della badante.

A seguito dell’assunzione e alla stipula del contratto di lavoro, è indispensabile elaborare una busta paga corretta, in base alla retribuzione pattuita. Nella busta paga, devono esserci mensilmente, alcuni elementi, come il saldo delle ferie e tutte le voci, indicate nel contratto collettivo nazionale del lavoro

Come comportarsi con le ferie?

Oltre agli elementi della busta paga è importante rispettare annualmente il contratto collettivo nazionale del lavoro dei lavoratori domestici, perché ogni anno varia la retribuzione.

Durante i rapporti di lavoro è importante prestabilire i giorni di ferie dell’anno in corso. Noi consigliamo sempre di chiedere agli inizi dell’anno, il periodo di ferie che la badante intende assentarsi per godere i 26 giorni di ferie spettanti Il datore di lavoro deve concedere un permesso giornaliero ed un permesso settimanale alla lavoratrice domestica. Ad esempio molti lavoratori domestici preferiscono il giovedì o la domenica per assentarsi l’intera giornata

Quando sorgono i problemi con la badante?

I problemi con la lavoratrice domestica, sorgono soprattutto dopo aver proceduto all’assunzione e soprattutto quando la badante o la lavoratrice domestica richiede degli aumenti. Per non avere questi tipi di problemi, bisogna rispettare le retribuzioni del contratto collettivo nazionale del lavoro, che ogni anno variano leggermente. Quindi basta attenersi a queste retribuzioni.

Se ci sono stati accordi retributivi differenti, noi consigliamo dopo un anno o sei mesi, dalla data di instaurazione del rapporto di lavoro, di sottoscrivere una conciliazione sindacale, attraverso l’assistenza del sindacato, per constatare e verificare se la badante ha delle pretese. Quindi è possibile una conciliazione sindacale sia in costanza del rapporto di lavoro ed anche alla fine del rapporto di lavoro, nel momento in cui la lavoratrice domestica non è più idonea, muore il datore di lavoro, oppure si dimette.

Nel caso di licenziamento il datore di lavoro, deve pensarci due volte, prima di licenziarla, in quanto prima di tutto, bisogna rispettare il periodo di preavviso ed in secondo piano, bisogna verificare il pagamento di tutti gli elementi retributivi spettanti (Come il trattamento di fine rapporto). In conclusione è importante:

  • intestare il contratto di lavoro al paziente,
  • selezionare attentamente la lavoratrice domestica, facendosi anche consigliare da altri datori di lavoro,
  • stare molto attenti alla durata e alla validità del permesso di soggiorno in caso di lavoratore straniero, prestabilire le condizioni del rapporto di lavoro,
  • nel caso di richieste, firmare un atto di conciliazione sindacale anche durante il rapporto di lavoro,
  • licenziare la lavoratrice domestica, rispettando tutte le procedure correttamente e firmare l’atto di conciliazione sindacale al termine del rapporto di lavoro.

In questo modo, la lavoratrice domestica non ha null’altro che pretendere.

5 errori da non fare con la badante

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