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quanto dura il periodo di prova per Colf e Badanti

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Periodo di prova Colf e Badanti: le regole del contratto collettivo

Se siete datori di lavoro o lavoratori domestici come colf e badanti, è importante conoscere le regole sul periodo di prova. Questo articolo vi spiegherà in modo semplice cosa prevede l’Art. 12 del Contratto collettivo nazionale del lavoro dei lavoratori domestici, riguardo al periodo di prova per colf e badanti, così da evitare sorprese e capire meglio i vostri diritti e doveri.

Cos’è il periodo di prova?

Il periodo di prova è un periodo iniziale durante il quale sia il datore di lavoro che il lavoratore possono valutare se il lavoro e la collaborazione sono soddisfacenti. Durante questo periodo, entrambe le parti possono decidere di interrompere il rapporto di lavoro senza bisogno di preavviso, ma con alcune condizioni.

Durata del periodo di prova

La durata del periodo di prova varia a seconda del livello di inquadramento del lavoratore:

  • 30 giorni di lavoro effettivo per i lavoratori inquadrati nei livelli D) e D super), così come ai lavoratori che vivono nella casa del datore di lavoro (regime di convivenza), indipendentemente dal loro livello di inquadramento.
  • 8 giorni di lavoro effettivo. Questo periodo più breve si applica a tutti gli altri rapporti di lavoro.

Conferma del Lavoratore durante il periodo di prova

Se il lavoratore supera il periodo di prova senza ricevere una comunicazione di recesso dal datore di lavoro, viene automaticamente confermato nel suo ruolo. Il tempo lavorato durante il periodo di prova conta a tutti gli effetti per l’anzianità di servizio.

Risoluzione del rapporto di lavoro durante il periodo di prova

Durante il periodo di prova, sia il datore di lavoro che il lavoratore possono decidere di interrompere il rapporto di lavoro in qualsiasi momento, senza bisogno di preavviso. Tuttavia, il datore di lavoro deve pagare al lavoratore la retribuzione per il lavoro svolto e qualsiasi altra competenza accessoria.

Se il lavoratore viene assunto da un’altra regione e non ha trasferito la propria residenza, e la risoluzione del rapporto non avviene per giusta causa, il datore di lavoro deve dare un preavviso di 3 giorni. Se non viene dato il preavviso, il datore di lavoro deve pagare al lavoratore la retribuzione corrispondente ai 3 giorni di preavviso mancato.

È importante sapere che il periodo di prova deve essere stabilito per iscritto (ossia è un vero e proprio periodo di rapporto di lavoro). Questo documento (il contratto anche durante il periodo di prova) serve a tutelare entrambe le parti, chiarendo fin da subito le condizioni del rapporto di lavoro.

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Periodo di prova Colf e Badanti: quanto dura?

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