Indice
- Come leggere la busta paga di una badante?
- Come controllare le voci retributive dello stipendio di una badante?
- Dove trovo il netto che mi deve pagare il datore di lavoro?
Come leggere la busta paga di una badante?
Ogni mese, il datore di lavoro, deve consegnare alla colf o alla badante la busta paga dei giorni o delle ore lavorate nel mese precedente. Infatti, il Consulente, stampa mensilmente due copie. Una da consegnare al lavoratore e l’altra da conversare per il datore di lavoro con la firma del lavoratore domestico.
Il cedolino paga è un documento essenziale per identificare tutte le voce retributive del mese di riferimento, conoscere il contratto di lavoro applicato e le ferie residue maturate dal momento dell’assunzione.
Prima di tutto la busta paga deve indicare:
- i dati del datore di lavoro.
- i dati del o della dipendente,
- il periodo di riferimento, nell’esempio Ottobre 2023,
- il tipo di inquadramento, se il contratto è convivente ed a tempo pieno oppure non convivente, o part-time,
- il livello, nell’esempio CS,
- il profilo, come assistente a persona non autosufficiente,
- la data di assunzione, la tipologia contrattuale (se il contratto è a tempo determinato o indeterminato),
- il contratto collettivo nazionale del lavoro applicato,
- il codice Inps della denuncia di assunzione.
![](https://www.colfebadante.it/wp-content/uploads/2024/04/Dati-datore-di-lavoro-e-dipendente.gif)
Nel frontespizio una busta paga completa, dovrebbe anche indicare:
- la retribuzione base,
- il prossimo scatto di anzianità,
- quanti scatti di anzianità sono maturati e l’importo dello scatto,
- le ore settimanali e il totale della retribuzione: retribuzione base più scatto di anziantià, più eventuale indennità di funzione e superminimo.
Come controllare le voci retributive dello stipendio di una badante?
Per verificare lo stipendio di una lavoratrice domestica è importante controllare le voci retributive come:
- la retribuzione mensile, in base al livello,
- le ferie retributive durante il rapporto di lavoro e le ferie eventuali non retributive alla cessazione del rapporto di lavoro,
- la tredicesima mensilità o i ratei pagati mensilmente della tredicesima,
- il trattamento di fine rapporto (la liquidazione) che viene pagata maggiormente al termine del rapporto.
Nella seconda colonna sono indicati i giorni o le ore retributive per ogni voce. Nella terza colonna è indicato il valore base, ad esempio quanto viene pagata una giornata di lavoro e nella quarta colonna si moltiplica il valore delle ore o dei giorni per il dato base. Ci possono anche essere anche delle trattenute, quando il lavoratore si è assentato o per proporzionare il rapporto di lavoro part-time.
![](https://www.colfebadante.it/wp-content/uploads/2024/04/Voci-retributive-Busta-paga-badante.gif)
Dove trovo il netto che mi deve pagare il datore di lavoro?
In alcune buste paga è indicato anche il prospetto delle ferie:
- ferie dell’anno precedente in giorni o ore,
- le ferie maturate sino a quella busta paga in giorni o ore, (cioè quelle spettanti)
- le ferie godute in giorni o ore (ossia quelle usufruite),
- le ferie residue in giorni, ossia quelli spettanti al netto di quelle percepite.
![](https://www.colfebadante.it/wp-content/uploads/2024/04/Retribuzione-lorda-e-netta-busta-paga-badante.gif)
Infine abbiamo quello che realmente interessa al lavoratore, ossia il netto che bisogna pagare dato dal totale lordo meno le trattenute, di cui anche i contributi INPS (la quota della lavoratrice) e la trattenuta della lavoratrice da pagare alla CASSA COLF.
Dopo aver pagato l’importo netto, la lavoratrice deve firmare la busta paga, inserire il luogo e la data di pagamento e deve consegnarla al datore di lavoro.
Ogni mese è molto importante controllare la busta paga, per non incorrere in problematiche con il datore di lavoro.
Per tutte le info sul contrattto di lavoro delle colf e badanti, leggi il nostro articolo: Contratto colf e badanti 2024: Guida completa e aumento degli stipendi minimi