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Come leggere la busta paga della badante?

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Come leggere la busta paga di una badante?

Ogni mese, il datore di lavoro, deve consegnare alla colf o alla badante la busta paga dei giorni o delle ore lavorate nel mese precedente. Infatti, il Consulente, stampa mensilmente due copie. Una da consegnare al lavoratore e l’altra da conversare per il datore di lavoro con la firma del lavoratore domestico.

Il cedolino paga è un documento essenziale per identificare tutte le voce retributive del mese di riferimento, conoscere il contratto di lavoro applicato e le ferie residue maturate dal momento dell’assunzione.

Prima di tutto la busta paga deve indicare:

  1. i dati del datore di lavoro.
  2. i dati del o della dipendente,
  3. il periodo di riferimento, nell’esempio Ottobre 2023,
  4. il tipo di inquadramento, se il contratto è convivente ed a tempo pieno oppure non convivente, o part-time,
  5. il livello, nell’esempio CS,
  6. il profilo, come assistente a persona non autosufficiente,
  7. la data di assunzione, la tipologia contrattuale (se il contratto è a tempo determinato o indeterminato),
  8. il contratto collettivo nazionale del lavoro applicato,
  9. il codice Inps della denuncia di assunzione.

Nel frontespizio una busta paga completa, dovrebbe anche indicare:

  1. la retribuzione base,
  2. il prossimo scatto di anzianità,
  3. quanti scatti di anzianità sono maturati e l’importo dello scatto,
  4. le ore settimanali e il totale della retribuzione: retribuzione base più scatto di anziantià, più eventuale indennità di funzione e superminimo.

Come controllare le voci retributive dello stipendio di una badante?

Per verificare lo stipendio di una lavoratrice domestica è importante controllare le voci retributive come:

  • la retribuzione mensile, in base al livello,
  • le ferie retributive durante il rapporto di lavoro e le ferie eventuali non retributive alla cessazione del rapporto di lavoro,
  • la tredicesima mensilità o i ratei pagati mensilmente della tredicesima,
  • il trattamento di fine rapporto (la liquidazione) che viene pagata maggiormente al termine del rapporto.

Nella seconda colonna sono indicati i giorni o le ore retributive per ogni voce. Nella terza colonna è indicato il valore base, ad esempio quanto viene pagata una giornata di lavoro e nella quarta colonna si moltiplica il valore delle ore o dei giorni per il dato base. Ci possono anche essere anche delle trattenute, quando il lavoratore si è assentato o per proporzionare il rapporto di lavoro part-time.

Dove trovo il netto che mi deve pagare il datore di lavoro?

In alcune buste paga è indicato anche il prospetto delle ferie:

  • ferie dell’anno precedente in giorni o ore,
  • le ferie maturate sino a quella busta paga in giorni o ore, (cioè quelle spettanti)
  • le ferie godute in giorni o ore (ossia quelle usufruite),
  • le ferie residue in giorni, ossia quelli spettanti al netto di quelle percepite.

Infine abbiamo quello che realmente interessa al lavoratore, ossia il netto che bisogna pagare dato dal totale lordo meno le trattenute, di cui anche i contributi INPS (la quota della lavoratrice) e la trattenuta della lavoratrice da pagare alla CASSA COLF.

Dopo aver pagato l’importo netto, la lavoratrice deve firmare la busta paga, inserire il luogo e la data di pagamento e deve consegnarla al datore di lavoro.

Ogni mese è molto importante controllare la busta paga, per non incorrere in problematiche con il datore di lavoro.

Per tutte le info sul contrattto di lavoro delle colf e badanti, leggi il nostro articolo: Contratto colf e badanti 2024: Guida completa e aumento degli stipendi minimi

Esempio busta paga badante: ecco come leggerla

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